Fondi Ue 2021-2027, la Regione avvia una consultazione pubblica sugli obiettivi di spesa in Sicilia

Fondi europei 2021-2027, dal Dipartimento Programmazione una consultazione pubblica sugli obiettivi di spesa in Sicilia - 405 px Una consultazione pubblica per raccogliere le istanze di cittadini e stakeholder sugli investimenti europei 2021-2027. La ha avviata il dipartimento Programmazione della Regione siciliana, che intende così sondare il territorio sugli obiettivi da perseguire nel prossimo ciclo di utilizzo dei fondi Ue (con particolare riferimento alle risorse Fesr-Fondo europeo di sviluppo regionale).

E’ infatti cominciato il percorso per la definizione dei nuovi programmi operativi 2021-2027, mentre le pubbliche amministrazioni sono  impegnate al contempo nella chiusura del periodo 2014-2020. Una fase di transizione importante, resa ancora più delicata dall’emergenza Covid-19 che ha colpito l’Europa e il mondo intero.

La Politica di coesione dell’Unione europea è il principale strumento di sostegno agli investimenti europei, e una delle sue più concrete espressioni di solidarietà. Come sancito dai Trattati Ue, l’obiettivo è rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione, riducendo le disparità esistenti nei livelli di sviluppo tra le regioni e il ritardo delle regioni meno favorite. Anche nel periodo 2021-2027 si continuerà quindi a investire in tutte le regioni europee, in funzione della loro appartenenza alle tre categorie previste: regioni meno sviluppate, in transizione o più sviluppate.

Il confronto sull’assetto del nuovo ciclo di programmazione, ancora in corso a livello europeo, è stato avviato con la pubblicazione delle proposte di regolamento della Commissione europea nel maggio 2018, e si è subito incentrato sulla quantificazione delle risorse da destinare alla Politica di coesione, oltre che su altri aspetti relativi alle tipologie degli interventi da finanziare e alla concentrazione dei fondi su determinate priorità.

Il dibattito, come riportato dai media, si è quindi acceso sul futuro bilancio dell’Unione europea, dal quale dipenderanno i programmi di spesa settoriali. E per rispondere all’imprevista emergenza Covid-19, a fine maggio scorso la Commissione Ue ha presentato una proposta riveduta per la definizione del nuovo quadro finanziario pluriennale 2021-2027, da cui dipende anche la dotazione complessiva della Politica di coesione (i cui principali strumenti economici sono i cosiddetti “fondi strutturali” – tra cui spiccano Fesr, Fondo di coesione e Fondo sociale europeo-Fse).

Nel periodo 2021-2027 gli investimenti dell’Ue saranno comunque orientati su cinque obiettivi principali, per un’Europa:

  • più intelligente mediante l’innovazione, la digitalizzazione, la trasformazione economica e il sostegno alle piccole e medie imprese;
  • più verde e priva di emissioni di carbonio grazie all’attuazione dell’accordo di Parigi e agli investimenti nella transizione energetica, nelle energie rinnovabili e nella lotta contro i cambiamenti climatici;
  • più connessa, dotata di reti di trasporto e digitali strategiche;
  • più sociale, che raggiunga risultati concreti riguardo al pilastro europeo dei diritti sociali e sostenga l’occupazione di qualità, l’istruzione, le competenze professionali, l’inclusione sociale e un equo accesso alla sanità;
  • più vicina ai cittadini mediante il sostegno alle strategie di sviluppo gestite a livello locale e allo sviluppo urbano sostenibile in tutta l’UE.

I lavori per la programmazione della Politica di coesione in Italia per il periodo 2021‐2027, hanno preso il via nel marzo 2019, per coinvolgere tutti i soggetti del partenariato istituzionale ed economico-sociale del Paese. Il confronto si è articolato in cinque Tavoli tematici, uno per ogni obiettivo prioritario stabilito a livello europeo.

In questo quadro, la Regione siciliana ha organizzato nel febbraio scorso a Palermo una prima riunione sul nuovo ciclo dei fondi Ue, tra i dirigenti e i funzionari del dipartimento Programmazione, il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici (Nvvip), il Partenariato istituzionale, economico e sociale, e il Gruppo regionale dei referenti organizzativi della valutazione (Grov). L’incontro si è svolto alla sala Fasino del Dipartimento, a piazza Sturzo.

E adesso l’Amministrazione regionale avvia un percorso di ampia e aperta consultazione per informare il territorio dell’Isola e raccogliere istanze, opinioni e punti di vista sulle priorità della nuova politica di coesione in Sicilia.

 

>> Vai alla consultazione pubblica sul prossimo ciclo dei fondi Ue in Sicilia

>> Informativa sul trattamento dati dei partecipanti al questionario

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Tornabene Dario

Dipartimento Programmazione Dirigente Generale